La Bocca della Verità a Roma: una scultura marmorea protagonista di tantissime storie leggende
Chi non ricorda la iconica scena che vide protagonisti Gregory Peck, Audrey Hepburn e la Bocca della Verità nel mitico film “Vacanze romane”? In effetti, su quella che non è altro che una gigantesca maschera di marmo, aleggiano le più incredibili e variopinte leggende e stupefacenti miti. D’altra parte, ormai, in tutto il mondo la Bocca della Verità è conosciuta propriamente per “mordere” la mano a chiunque dicesse una menzogna, una bugia.
Bocca della Verità
Storia e Descrizione
Frequentemente riprodotta in stampe e in disegni, la Bocca della Verità, all’epoca della Roma Antica, era un “semplice” tombino e, come spesso accadeva, riportava una effige raffigurante una divinità fluviale inghiottente l’acqua piovana. Fino al 1632, si trovava proprio nella Piazza della Bocca della Verità. Successivamente, venne ad essere murata in una delle pareti che formano il pronao della adiacente Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, cioè dove oggi la si può ammirare.
Questo avvenne, proprio a seguito dei restauri che furono voluti da papa Urbano VIII Barberini. Questa sorta di scultura leggendaria, si presenta con un diametro di quasi due metri, il che la rende di particolare grandezza conferendole delle dimensioni, quindi, che non fanno altro che far aumentare la sua immagine leggendaria.
Dedicata al Dio del Mare, che viene ad essere raffigurato con un barbuto volto e con naso, occhi, bocca forati vede, a tutt’oggi, molti turisti in coda al fine di poter scattare una foto nella quale ritrarre la propria mano all’interno della Bocca della Verità.
Tra le varie bellezze di Roma e relative attrattive, indiscutibilmente, la Bocca della Verità gode di enorme fama. In una guida per pellegrini risalente all’XI secolo, viene ad essere menzionata perché avrebbe avuto il potere di andare a pronunciare oracoli.
È, invece, del XII secolo un testo tedesco che riporta come la mano dell’imperatore Flavio Claudio Giuliano fosse stata trattenuta, da dietro la Bocca della Verità, con la promessa di ottenere grandi fortune se si fosse impegnato a restaurare le divinità pagane.
Molto fantasiosa, poi, la leggenda risalente al VI secolo, che attribuirebbe a Virgilio Grammatico, noto per praticare la magia, la costruzione della Bocca della Verità, proprio per aiutare le mogli e i mariti a sciogliere ogni tipo di dubbio sulla fedeltà coniugale. È, certamente, interessante notare che la questione della capacità di scoprire le eventuali infedeltà coniugali della Bocca della Verità, è un qualcosa di presente anche nel XV secolo.
Tra i numerosi racconti popolari che circolano sulla Bocca delle Verità, ve né uno che, tranquillamente, potrebbe essere la trama per un film. Infatti, in questo memorabile racconto, la protagonista è una donna che, pur essendo effettivamente colpevole, con una arguta astuzia riuscì ad uscire indenne dal terribile giudizio della Bocca della Verità. La donna, il giorno nel quale doveva sottoporsi alla prova, infatti, chiese all’amante di presentarsi e, fingendosi pazzo, la doveva, davanti a tutti, abbracciare.
Dato che l’amante si attenne scrupolosamente al “copione”, la donna poté affermare, infilando la mano, senza dire alcuna menzogna, che nella sua vita era stata solamente abbracciata dal marito e da quell’uomo che avevano visto tutti. In questo modo, seppure fosse adultera, salvò la sua mano. Andando a concludere, è da ricordare che solamente nel 1485 comparve il nome di Bocca della Verità, e che, da allora, è rimasta menzionata con questo nome tra le varie sorprendenti curiosità di Roma.
Come Arrivare
La Bocca della Verità si trova nella Piazza della Bocca della Verità su un lato della Chiesa di Santa Maria in Cosmedin, non distante dall’Isola Tiberina e dal Circo Massimo. La fermata della metropolitana più vicina è “Circo Massimo”, sulla linea B.
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