La Fontana di Trevi, un trionfo dell’acqua e dell’architettura barocca
Al mondo non esiste alcun luogo così capace di offrire il trionfo dell’acqua e dell’architettura barocca che, invece, riesce a dare Roma con la fantastica Fontana di Trevi. Molto più che una semplice scultura, quella che appare in Piazza di Trevi è una opera d’arte dalla straordinaria potenza che manifesta l’estro creativo umano. Qui, tutto è scenografico fin nei dettagli.
Fontana di Trevi
Storia e Descrizione
Davanti a questo luogo simbolo di Roma è stata girata una delle scene più belle e famose del cinema italiana che vede protagonisti Marcello Mastroianni e Anita Ekberg. Stiamo ovviamente parlando del film “La dolce vita”, film del 1960 diretto da Federico Fellini.
Già percorrendo i vicini vicoli, il visitatore potrà sentire un fragore che, avvicinandosi, diventa sempre più intenso. Poi, non appena si è giunti al cospetto di questo meraviglioso gioiello, si potrà ammirare uno spettacolo mozzafiato. Infatti, lo spazio, quasi per magia si ampia e si dilata innanzi a questa fenomenale rappresentazione. Si avrà quasi l’impressione che una impetuosa sorgente vada a sgorgare dal terreno.
La luce che va ad accendere i marmi che formano la Fontana di Trevi sembra scavare ombre, mentre il dolce vento del ponentino increspa le sue acque e muove le capigliature delle sue statue. Un fluido di grande vitalità, una fantastica espressione di architettura barocca. Il tutto contribuisce a far sì che lo sfondo del palazzo si vada perfettamente a fondere nella composizione. Una alternanza e una articolazione di vuoti e di pieni che creano il movimento a tutta l’intera scena. Uno spettacolo dalla straordinaria intensità che colpisce direttamente il cuore di chiunque si rechi a far visita a questa bellissima opera d’arte.
La più scenografica e la più nota fontana di Roma, la Fontana di Trevi è la mostra dell’Acqua Vergine, ovvero quell’acquedotto che nel 19 a.C. Marco Vipsanio Agrippa portò a Roma con lo scopo di alimentare le sue Terme. In quella che tutti oggi conoscono come Piazza di Trevi, Agrippa vi andò a posizionare una fontana minore dell’acquedotto, formata da 3 vasche di raccolta, le quali erano accostate e appoggiate ad un edificio.
Attorno all’ottavo secolo, vi fu una interruzione dell’acquedotto e quella che era una fontana minore si trasformò come fontana estrema dell’Acquedotto Vergine. L’acqua di Trevi, durante il periodo medioevale, veniva ad essere controllata da alcuni incaricati della Curia. I cosiddetti marescalchi, quindi, una volta al mese, dovevano controllare che l’acqua della fonte non fosse sfruttata ad uso personale. Oltre a ciò vi era una cancellata eretta con lo scopo di andare a regolare tanto l’afflusso da parte della popolazione, quanto quello degli acquaroli, i quali, una volta riempiti di acqua interi barili, l’andavano a vendere a domicilio.
Si deve attendere il 1453 per vedere la trasformazione di Fontana di Trevi. Infatti, fu in quell’anno che Leon Battista Alberti ricevette l’incarico da parte di Niccolò V di restaurare la fonte. Ma fu papa Urbano VIII a decidere che questa fontana divenisse essere un qualcosa di grandioso e di talmente scenografico da poter essere ammirato direttamente dal Quirinale, ovvero dalla sua residenza. Per queste ragioni che affidò a Gian Lorenzo Bernini questo incarico.
A conclusione, è giusto ricordare un simpatico aneddoto sulla Fontana di Trevi. Infatti, per la sua realizzazione, il Papa si trovò nella necessità di aggravare le tasse sul vino per reperire i fondi necessari. Un evento che trovò lo scontento della popolazione che manifestò questa protesta a Pasquino, ossia la celebra statua parlante della Città Eterna.
Come Arrivare
La Fontana di Trevi si trova nel cuore di Roma, a pochi passi dal Quirinale e da Palazzo Chigi. La fermata della metropolitana più vicina è “Repubblica” sulla linea A.
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