Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio: un viaggio tra natura ed esotererismo
Nella stupenda maremma toscana, oltre alle infinite bellezze naturali e storiche, è possibile ammirare il Giardino dei Tarocchi, una stravagante e coinvolgente installazione artistica completamente ispirata ai tarocchi: una sorta di fantastico viaggio tra sogno e realtà, tra arte e architettura.
Giardino dei Tarocchi
Storia e Descrizione
In località Garavicchio, che si trova nelle vicinanze di Pescia Fiorentina che è una frazione di Capalbio (Grosseto), è, infatti, possibile accedere a questo originale parco artistico. Capolavoro di Niki de Saint Phalle, artista franco-statunitense, il visitatore si andrà a ritrovare immerso nella fantastica natura della Maremma e, nel contempo, potrà entrare nel mondo esoterico dei tarocchi. Infatti, Niki de Saint Phalle, ha voluto creare un luogo ricco, tra l’altro, di imponenti sculture che si ispirano alle figure tradizionali degli Arcani Maggiori.
In un’area di circa 2 ettari, il visitatore troverà i 22 arcani maggiori dei tarocchi. Una sorta di museo a cielo aperto, sculture che vanno dai dodici metri fino a raggiungere i quindici metri di altezza, si vanno perfettamente ad inserire nell’incantevole paesaggio collinare maremmano. In un continuo e affascinante dialogo tra natura e l’arcano mondo dei tarocchi, questo luogo è, senza dubbio, unico e ricco di attraente fascino.
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Eccellente esempio d’arte ambientale, alla realizzazione del giardino dei tarocchi, l’artista Saint Phalle ci ha lavorato molti anni. Infatti, i lavori sono iniziati nel 1979 e l’apertura al pubblico del giardino dei tarocchi è avvenuta il 15 maggio del 1998. Fuori dai consueti schemi, l’artista ha creato un luogo ove la bellezza del paesaggio circostante risulta essere in perfetta sintonia e armonia con i significati esoterici e simbolici rappresentati dalle statue ispirate agli arcani maggiori dei tarocchi.
Le opere presenti, sentono, anche, una profonda ispirazione di grandi maestri del cromatismo come, Matisse, Picasso e Kandinskij, creando, pertanto, una dilatazione spasmodica della solarità e delle forme. Tra i modelli che hanno ispirato il parco è impossibile non riconoscere anche il Parc Guell di Antoni Gaudí a Barcellona e il Parco dei Mostri di Bomarzo.
Altra piacevole caratteristica del giardino dei tarocchi è che non vi è alcun itinerario precostituito e, tanto meno, visite guidate e questo proprio per rispettare il desiderio dell’artista che ha ideato l’opera per offrire la massima libertà a tutti i visitatori.
Come Arrivare
Situato a meno di due ore in macchina da Roma, il Giardino dei Tarocchi può essere raggiunto prendendo la via Aurelia (A12/S1) in direzione Civitavecchia/Grosseto per poi uscire a Pesca Fiorentina.
Sito Ufficiale
https://ilgiardinodeitarocchi.it
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