Via dei Coronari, una delle 10 strade più belle del mondo
Nel rione Ponte, non lontano da Piazza Navona costruita sui resti dell’antico stadio di Domiziano ai tempi della Roma imperiale, si trovava una strada chiamata anticamente “via recta” che collegava la “via lata”, l’attuale Via del Corso, al ponte Neroniano sul Tevere poco distante. La strada assunse il nome di “via di Tor Sanguigna” nel medioevo e infine nel ‘400 prese il nome che tutti noi conosciamo oggi: Via dei Coronari.
Via dei Coronari
Storia e Descrizione
Una strada dalla lunga storia, definita dalla celebre rivista americana di Architettura, Arte e Design “AD – Architectural Digest” come una delle 10 strade più belle del mondo. Questo perché nei suoi circa 500 metri di lunghezza porta il visitatore in un viaggio fra Medioevo, Rinascimento e Barocco. Ma procediamo con ordine.
I “coronari” erano i venditori di oggetti sacri come i rosari confezionati in “corone” e la strada era zeppa di botteghe che esercitavano questa attività. Via dei Coronari si trovava sul percorso che i pellegrini intraprendevano per dirigersi a San Pietro e la richiesta di oggetti di questo tipo era altissima, di conseguenza il commercio era sicuramente molto redditizio.
La sistemazione della strada si deve a Papa Sisto IV della Rovere che si prese cura della viabilità urbana nel 1400, premendo affinché la strada conservasse la sua natura di rettilineo, a contrasto del dedalo di vie e viuzze numerose nel centro dell’Urbe. Sono numerose le edicole sacre presenti sulla strada tra le quali, all’angolo tra la via e “vicolo Domizio”, spicca una delle più antiche immagini sacre delle vie di Roma.
Si tratta dell’edicola che conserva la cosiddetta “Immagine di Ponte”, un dipinto raffigurante l’incoronazione della Vergine, collocata dal signore proprietario nel ‘400 del Palazzo sulla quale è esposta. Quando il palazzo fu acquistato dal Cardinale Alberto Serra di Monferrato, si fece costruire l’edicola affidando l’opera a Antonio da Sangallo il Giovane. Oggigiorno l’immagine è sotto vetro, rovinata e poco leggibile, ma considerando l’età e l’esposizione alle intemperie dei secoli lo stato di conservazione è discreto.
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Al numero 31 della via si trova Palazzo Salimein edificato nel ‘500 e antica sede del Monte di Pietà almeno fino al 1603, quando fu trasferita nell’attuale sede di “piazza del Monte di Pietà”, in seguito venduto ai conti Salimei. Più avanti, al civico 148 si trova la Casa di Prospero Mochi, abbreviatore apostolico e commissario delle fortificazioni di Roma e Borgo nella metà del ‘500, che presenta una facciata “parlante”, cioè adornata da motti e esortazioni.
Andando avanti, al civico 156 si trova la cosiddetta Casa di Fiammetta Michaelis, la celebre cortigiana preferita di Cesare Borgia, tipico esempio di abitazione di inizio ‘400 con elementi medioevali. Altri edifici degni di nota sono il Palazzo del Drago, il Palazzo Mancini Lucci e il Palazzo Lancellotti, nell’omonima piazzetta.
La via è considerata oggi, a ragione, una delle strade più belle del centro della città eterna in quanto conserva le memorie di tre epoche storiche ancora perfettamente leggibili nelle sue architetture come i vicoli medievali adiacenti che intersecano il suo asse, i palazzi rinascimentali e quelli tipicamente barocchi.
Attualmente la via è ricca di botteghe di antiquari che espongono le proprie meraviglie attraverso scintillanti vetrine, tanto da dare l’impressione di percorrere una vera e propria galleria nella quale lasciarsi rapire dalla vista di mobili, tavoli, lampade e ogni oggetto appartenuto a qualche antica dimora.
Una passeggiata a via dei Coronari con i sampietrini, le luci dei lampioni un po’ soffuse, le piazzette che si aprono all’improvviso con fontane, scalinate, finestrelle, edicole sacre è uno dei modi più belli per camminare immersi in una bellissima scenografia fuori dal tempo.
Come Arrivare
Via dei Coronari si trova nel cuore di Roma, in particolare vicino a Piazza Navona. La stazione della metropolitana più vicina è quindi “Barberini”, sulla linea A.
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